Storia di un Palazzo

La sede del Liceo Ginnasio "Plinio il Giovane" è ubicata in un Complesso architettonico che ha origine remota. L’edificio è andato assumendo l'aspetto odierno a seguito di radicali trasformazioni subite nel tempo, più profonde dopo l'avvento dell'Unità d'Italia. Nel 1896, infatti, con la demanializzazione dei beni Ecclesiastici il complesso edilizio ex convento delle Giulianelle venne acquisito dal prof. Silvio Serafìni, che  vi istituì il Collegio-Convitto omonimo. L’istituto assunse rapidamente notorietà, al punto che negli anni 1904- 1916 ospitava in media circa novanta studenti. Nel 1924 la proprietà fu rilevata dal comm. Meroni, popolare figura di educatore, che modificò e rese ancor più razionale l'edificio, e ne ampliò i servizi istituendo il Semiconvitto e l’"Esternato" che consentiva agli studenti locali di frequentare i corsi di studio.

 Nel 1942 tutto il complesso venne ceduto alla Gioventù Italiana del Littorio per l'istituzione in esso di un Collegio-Convitto Nazionale. La ristrutturazione architettonica totale che ne conseguì fu la più profonda e la facciata e l'ingresso principale vennero costruiti verso il viale A. Diaz con ampio risalto.

 In esso funzionavano la Scuola Media, il Liceo Classico, l'Istituto Tecnico Commerciale, corsi di preparazione politica e dirigenziale e impianti ginnico-sportivi. Nel 1978 l'immobile già in proprietà del Comune di Città di Castello, a seguito anche del degrado subito nell'immediato dopo guerra, venne completamente ridimensionato e destinato per grande parte a sede del Liceo Classico "Plinio il Giovane".

Si ringraziano per i contributi Giuliana Rosini  e  Nemo Sarteanesi, autori degli articoli degli Annali del Liceo Classico , dai quali sono stati tratte le informazioni storiche e la fototeca tifernate online (www.archiphoto.it) per la concessione delle foto

Le mura al "Fiorentino" e l'edificio della G.I.L.

L’area di prima periferia lungo la circonvallazione tra i torrioni di palazzo Vitelli a Sant’Egidio e di San Giacomo è detta “il Fiorentino”. A ridosso delle mura, a nord della palazzina Vitelli, si situava il prestigioso Collegio Serafini, che aveva trovato posto nell’ex convento “delle Giulianelle”.

L’istituto fu acquistato nel 1942 dal comando generale della Gioventù Italiana del Littorio per istruirvi i suoi futuri dirigenti e funzionari amministrativi. La G.I.L. progettò una ampia ristrutturazione del vecchio fabbricato, con una nuova sezione frontale, nello stile architettonico romaneggiante tipico del fascismo. La principessa Rondinelli Vitelli non frappose ostacoli all'acquisto del tratto di mura che cingeva il vecchio collegio-convitto e la Soprintendenza ai Monumenti ne autorizzò la parziale demolizione.

I lavori procedettero alacremente e nella primavera del 1943 i primi allievi dell'istituto si presentavano alla città, sfilando lungo le vie principali.

Con la caduta del fascismo, la nuova sede della G.I.L. rimase inutilizzata. Dopo il passaggio del fronte bellico, considerata la mancanza di alloggi in città, un ventina di famiglie vi si insediarono abusivamente, ricavandovi piccoli appartamenti e vivendo in condizioni assai difficili. Una tale situazione si trascinò per anni.

A lungo restò quindi insoluto il problema della destinazione dell'ex collegio. Tramontata l'ipotesi di riattivarvi un istituto educativo e impedita da ragioni d'ordine tecnico la sua utilizzazione per le elementari urbane, mancarono ulteriori concrete proposte di riutilizzo. Intanto, l’edificio andava in rovina ed il Demanio, proprietario dell'edificio, dovette prevedere i primi interventi di restauro.

Fu infine acquistato dal Comune all'inizio degli anni '70. Parte di esso, nel 1978, dopo la demolizione della facciata eretta dalla G.I.L., divenne sede del Ginnasio Liceo; un'altra sezione ospita dal 1981 la biblioteca comunale.

 

Esercitazione di giardinaggio di allieve del Liceo nel campo della Regia Scuola Tecnica Agraria di Città di Castello. 1941.  

Si ringrazia il Prof Alvaro Tacchini per aver concesso le foto e l’articolo tratto dal suo sito http://www.storiatifernate.it/

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